Pulizia della cache e dei file temporanei su smartphone e tablet
La pulizia della cache sullo smartphone è una delle strategie più efficaci per migliorare la reattività dei vostri dispositivi.
Una buona igiene digitale può restituire velocità e stabilità, mentre sovratensioni o picchi elettrici possono invece danneggiare fisicamente l’hardware. In questo articolo scoprirete come effettuare la pulizia della cache, quando e perché farla, e come essa si inserisca in una strategia più ampia che comprenda anche la sicurezza elettronica.

Perché fare la pulizia della cache sullo smartphone?
Secondo un recente studio di Talk Android, il 64 % degli utenti ha rilevato un notevole incremento delle prestazioni dopo aver svuotato la cache delle app. Questo dimostra che, seppur spesso trascurata, la manutenzione digitale è fondamentale tanto quanto la protezione da pericoli elettrici quali sbalzi di tensione dovuti a fulmini, guasti di rete o cortocircuiti.
Il sistema operativo e le app memorizzano dati temporanei (cache) per risparmiare tempo quando si ricaricano immagini oppure intere pagine. Tuttavia, nel tempo questa cache può:
- Occuparsi di spazio prezioso, anche diversi gigabyte;
- Rallentare il dispositivo perché la memoria flash funziona peggio oltre l’85 % di saturazione;
- Causare crash o blocchi delle app se i file temporanei sono danneggiati.
Effettuare la pulizia della cache sullo smartphone consente quindi di recuperare spazio e stabilità, spesso risolvendo rallentamenti improvvisi senza dover intervenire con misure drastiche.
Vantaggi e svantaggi della pulizia della cache su smartphone
Benefici principali:
- Spazio libero: liberare cache può restituire GB utili;
- Maggiore reattività: dispositivi più veloci perché la memoria è meno frammentata;
Risoluzione immediata di bug: cache danneggiate spesso causano crash; la loro cancellazione può risolvere il problema.
Attenzione ai contro:
- All’avvio successivo alcune app saranno più lente, mentre ristabiliscono i file cache;
- Pulirla troppo spesso può far sì che le app ricreino sempre ex novo la cache, consumando più dati e batteria.
La via migliore? Una pulizia mirata: almeno una volta al mese, oppure quando il dispositivo mostra rallentamenti o spazio in esaurimento.
Come pulire la cache su dispositivi Android
Pulizia mirata per app
- Aprite Impostazioni → App (o Applicazioni).
- Selezionate un’app che rallenta o occupa troppo spazio.
- Andate in Memoria/Archiviazione.
- Premete “Cancella cache”, poi riavviate l’app.
Pulizia globale (quando disponibile)
- Entrate in Impostazioni → Memoria.
- Se vedete la voce “Dati memorizzati nella cache”, premeteci e confermate per eliminare in blocco tutte le cache.
Pulizia cache browser
- Aprite Chrome o altro browser.
- Andate in Menu → Impostazioni → Privacy e sicurezza → Cancella dati di navigazione.
- Selezionate almeno “Immagini e file memorizzati nella cache”, poi confermate.
Swipe della cache di sistema in Recovery Mode
Valido se il dispositivo è lento dopo aggiornamenti o crash persistenti:
- Spegnetelo.
- Avviatelo in modalità recovery (solitamente Power + Volume Su).
- Selezionate “Wipe Cache Partition” (cancellazione cache di sistema).
- Riavviate: nessun dato perso, solo temporanei rimossi.
Pulizia cache su iOS
Su iPhone e iPad non esiste un comando globale; si procede così:
- Safari: aprire Impostazioni → Safari → Cancella dati siti e cronologia.
- Altre app: alcune prevedono l’opzione “Svuota cache” nelle proprie impostazioni. Se manca, il metodo più rapido è disinstallare e reinstallare l’app — svuota i file temporanei senza perdere i dati salvati dall’utente (per esempio, login e preferiti).
- In alternativa, effetti simili si ottengono da Impostazioni → Generali → Spazio iPhone: vedere le app più “pesanti” e reinstallarle manualmente.

App di terze parti: pro e contro
Sul Play Store si trovano molte applicazioni per la pulizia della cache sullo smartphone, come CCleaner, SD Maid, 1Tap Cleaner (e File di Google).
Vantaggio:
- Facilitano l’automazione, pulizia da un’unica interfaccia, programmazione periodica.
Svantaggi:
- Rischi per la privacy, pubblicità invasive, permessi eccessivi;
- Non sempre servono: Android integra già strumenti base sufficienti.
Scegliete con attenzione le applicazioni che installate: privilegiate quelle sviluppate da brand affidabili, regolarmente aggiornate e con valutazioni elevate da parte degli utenti, sia in termini di funzionalità che di sicurezza. Evitate software poco noti o app che promettono ottimizzazioni miracolose, poiché spesso consumano risorse in modo eccessivo o introducono conflitti con il sistema operativo.
In generale, è consigliabile affidarsi alle funzioni di gestione delle prestazioni integrate nel sistema operativo, come il monitoraggio dell’uso della memoria, della batteria o dello spazio di archiviazione. Questi strumenti, costantemente supportati dagli sviluppatori del sistema, offrono soluzioni più equilibrate e sicure rispetto a molte app di terze parti. Quando possibile, eseguite operazioni di pulizia e manutenzione in modo manuale: vi darà un maggiore controllo sul dispositivo e vi permetterà di evitare interventi automatici troppo aggressivi che, in alcuni casi, possono peggiorare le prestazioni invece di migliorarle.
Sicurezza elettrica: perché non trascurarla
Pulire la cache è un’ottima pratica software, ma per salvaguardare davvero i vostri dispositivi è essenziale proteggere anche l’hardware dagli sbalzi di tensione.
Pericoli delle sovratensioni:
- Arrivano dalla rete elettrica a seguito di fulmini, guasti, manovre o cortocircuiti.
- Possono danneggiare scheda madre, batterie e componenti sensibili, con danni spesso irreversibili.
Come arrivano a casa:
- Tramite i cavi di alimentazione collegati alla rete domestica/urbana.
- Indotti da fenomeni atmosferici o interruzioni di corrente.
Caratteristiche dei sistemi di protezione:
- Scarica nominale elevata: devono sopportare ampiezze di energia elevate.
- Livello di protezione idoneo: per intervenire tempestivamente nel tagliare l’impatto dell’onda prima che arrivi all’apparecchio.
- Corrente nominale di funzionamento adeguata: compatibile con l’impianto domestico, commerciale o industriale.
Vantaggi di soluzioni integrate DEHN:
- Protezione end-to-end: quadro generale, linee dati (Wi‑Fi, Ethernet), dispositivi sensibili.
- Consulenza tecnica per soluzioni modulari in ogni contesto.
- Riduzione di costi di riparazione, maggiore durata dei device e serenità per gli utenti.
Conclusione
In conclusione, la pulizia della cache sullo smartphone è una semplice azione che ripaga in termini di spazio recuperato, fluidità delle app e risoluzione di crash occasionali. Una routine mensile, con pulizia mirata e riavvii periodici, garantisce ottime performance.
Ma per proteggere veramente i vostri device, è importante adottare un approccio a 360°: spazio libero, backup sul cloud, aggiornamenti regolari e protezione contro fulmini e sovratensioni. Un sistema di protezione adeguato può prevenire danni fisici irreversibili — e collaborare con esperti come DEHN significa affidarsi a sistemi certificati, veloci e calibrati sull’impianto, per una difesa completa.
Vi invitiamo quindi a combinare la cura digitale — la pulizia cache non è sufficiente da sola — con un piano di sicurezza elettrica: in questo modo i vostri smartphone e tablet resteranno efficienti, protetti e longevi, pronti ad accompagnarvi ogni giorno.
Implementate subito la pulizia cache come buona abitudine, ma non trascurate la sicurezza elettrica: scegliete sistemi certificati DEHN e fate un check professionale dell’impianto, per garantire rendimento e tranquillità nel tempo.