Backup dei dati:
come e dove salvarli in sicurezza

Avere un backup dei dati sicuro non è più un’opzione secondaria, ma una parte integrante di qualsiasi strategia digitale consapevole. Il valore dei dati è cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni: documenti, archivi, progetti, applicazioni e informazioni sensibili rappresentano ormai il cuore pulsante di qualsiasi attività, sia essa professionale o domestica. 

Ma salvare i dati non basta. Serve un piano strutturato che protegga anche i dispositivi che li custodiscono, spesso messi a rischio da eventi imprevedibili come fulmini, guasti sulla rete di distribuzione, interventi di manutenzione, sovraccarichi e cortocircuiti. 

In questo articolo esploreremo come creare una strategia completa e affidabile, combinando tecniche di backup intelligenti, scelte mirate di storage e dispositivi di protezione per garantire sicurezza e continuità in ogni contesto.

un cellulare che sta effettuando il backup dei dati

Metallizzazione dei sistemi di salvataggio

 

Backup completo, incrementale, differenziale

  • Il backup completo copia tutto: è semplice, ma pesante in termini di tempo e spazio.
  • Il backup incrementale salva solo le modifiche dall’ultimo salvataggio e riduce drasticamente l’uso di spazio.
  • Il backup differenziale salva invece le modifiche dal backup completo iniziale, offrendo un compromesso tra spazio e velocità di ripristino.

 

Per realizzare un backup dei dati sicuro ed efficiente, non è sufficiente affidarsi a una sola modalità di salvataggio: è necessario pianificare e combinare in modo strategico più tipologie di backup, ognuna con un ruolo ben definito all'interno di un ecosistema protettivo. Il backup completo rappresenta la base solida da cui partire, perché consente di avere una copia integrale di tutti i file in un determinato momento. A questo si affiancano i backup incrementali, ideali per eseguire salvataggi frequenti e aggiornare soltanto i dati modificati o aggiunti rispetto al precedente backup, ottimizzando così tempi e risorse. 

Infine, i backup differenziali svolgono una funzione intermedia, permettendo di semplificare e velocizzare il processo di ripristino rispetto ai soli incrementali, senza però duplicare inutilmente i contenuti. Quando queste tre modalità vengono usate in modo coordinato, diventano parte integrante di una strategia realmente robusta, capace di assicurare la conservazione dei dati nel tempo, riducendo al minimo i rischi di perdita e i tempi di inattività in caso di imprevisti.

Dove salvare i backup per salvaguardare i dati

Locale:

veloce e immediato, ideale per recuperi rapidi.

Cloud:

protegge da disastri locali, ma i costi di storage e gli aspetti legati alla privacy vanno ponderati.

Ibrido:

combina velocità locale e resilienza su cloud, mantenendo un approccio equilibrato per un autentico backup dei dati sicuro e sostenibile.

Tecnologie che migliorano la protezione e l’efficienza

 

Per uno storage intelligente vanno integrate tecnologie avanzate:

Deduplicazione e compressione

  • La deduplicazione elimina i duplicati.
  • La compressione riduce la dimensione dei dati.

Insieme minimizzano spazio e costi, senza compromettere sicurezza o integrità.

Backup dei dati: guida pratica e accessibile

 

Gli snapshot e i backup intelligenti

Quando parliamo di backup moderni, una delle tecnologie più interessanti sono gli snapshot. Immaginate di fare una fotografia del vostro sistema informatico in un determinato momento: questo è essenzialmente quello che fa uno snapshot. La cosa geniale è che non salva tutto da capo ogni volta, ma registra solo quello che è cambiato rispetto alla "foto" precedente.

Questo approccio è particolarmente utile negli ambienti virtualizzati (dove i sistemi operativi girano dentro "scatole" virtuali) o containerizzati (dove le applicazioni sono impacchettate con tutto il necessario per funzionare). Il risultato? Backup molto più veloci, che occupano meno spazio e disturbano meno il normale funzionamento dei sistemi. È come avere un fotografo discreto che cattura solo i cambiamenti, senza dover rifare l'intera sessione fotografica ogni volta.

Quali strumenti scegliere per proteggere i vostri dati

Il mercato offre diverse soluzioni, ognuna con le sue caratteristiche. Veeam Backup & Replication è una scelta eccellente per chi gestisce server e ambienti virtuali, grazie alla sua capacità di eliminare i dati duplicati e tenere traccia delle diverse versioni dei backup. Acronis Cyber Backup si distingue per la sua capacità di difendere contro i ransomware (quei virus che "sequestrano" i file chiedendo un riscatto) e si integra perfettamente con i servizi cloud.

Per chi preferisce soluzioni open source, Bacula offre grande flessibilità ed è perfetto per infrastrutture miste. Se invece cercate qualcosa di più semplice per uso domestico o piccole aziende, Backblaze, Carbonite e iDrive sono servizi affidabili e facili da usare.

Qualunque soluzione scegliate, assicuratevi che offra la crittografia (per proteggere i dati anche se qualcuno li intercetta), il versioning (per tenere più versioni dello stesso file) e l'integrazione con sistemi di protezione fisica contro le sovratensioni.

un pc che sta effettuando il backup dei dati

Verificare che tutto funzioni davvero

Avere un backup è solo metà del lavoro: bisogna anche assicurarsi che funzioni quando serve. È come avere un'auto di scorta nel garage senza mai controllare se ha benzina e se si accende. Per questo è fondamentale programmare dei test di ripristino regolari, provando effettivamente a recuperare alcuni file per verificare che tutto sia a posto.

I checksum sono come impronte digitali dei file che permettono di controllare se sono stati danneggiati o modificati. Le policy di retention invece stabiliscono per quanto tempo tenere le diverse versioni dei backup, evitando di accumulare copie inutili che occupano spazio prezioso. Infine, attivare degli alert significa ricevere notifiche quando qualcosa va storto, permettendo di intervenire rapidamente.

Definire obiettivi chiari

Prima di impostare qualsiasi strategia di backup, dovete rispondere a due domande fondamentali. La prima: quanto siete disposti a perdere? Questo si chiama RPO (Recovery Point Objective) e determina con quale frequenza fare i backup. Se lavorate su documenti importanti e non potete permettervi di perdere più di un'ora di lavoro, dovrete fare backup molto frequenti.

La seconda domanda è: quanto tempo potete permettervi di stare fermi? Il RTO (Recovery Time Objective) stabilisce quanto velocemente dovete essere in grado di ripristinare tutto e tornare operativi. Un negozio online che perde soldi per ogni minuto di inattività avrà esigenze molto diverse da un piccolo studio professionale.

Questi obiettivi guidano la scelta tra diversi tipi di backup: completi (che copiano tutto), differenziali (che salvano solo i cambiamenti rispetto all'ultimo backup completo) o incrementali (che salvano solo i cambiamenti rispetto al backup precedente di qualsiasi tipo).

Il futuro è nell'automazione intelligente

 

I sistemi più avanzati stanno evolvendo verso l'automazione completa. Il policy-as-code permette di definire le regole di backup come se fossero programmi informatici, utilizzando strumenti come Terraform o Ansible. Questo rende tutto più riproducibile e meno soggetto a errori umani.

I servizi cloud multiregione con automazione del ciclo di vita spostano automaticamente i dati meno utilizzati su sistemi di archiviazione più economici nel tempo. È come avere un archivista digitale che sposta automaticamente i documenti più vecchi in scaffali meno costosi ma sempre accessibili.

L'intelligenza artificiale e il monitoraggio avanzato stanno iniziando a prevedere i problemi prima che si verifichino, analizzando i pattern nei dati e segnalando anomalie. Questi sviluppi promettono di rendere i sistemi di backup non solo più efficienti, ma anche più intelligenti e proattivi nella protezione dei dati.

Protezione da sovratensioni: un tassello spesso sottovalutato

Come e dove si generano

Le sovratensioni entrano da linee elettriche interne ed esterne, dovute a:

  • lavori di manutenzione, switching della rete, fulmini, guasti (esterni);
  • attivazione di elettrodomestici, motori, impianti HVAC (interni).

Monitorando un edificio, IBM ha registrato in media oltre 4 disturbi al mese per struttura, causati da picchi elettrici.

Perché serve protezione

  • Può sembrare un dettaglio, ma:
  • I dati possono corrompersi e diventare irrecuperabili.
  • Dischi fissi, SSD e componenti elettronici si deteriorano o smettono di funzionare.

Soluzioni: dai dispositivi domestici ai data center

I dispositivi di protezione si distinguono in classi:

  • Classe I: installati all’ingresso dell’edificio, per protezione globale.
  • Classe II: su quadri elettrici secondari, per aree sensibili.
  • Classe III: prese e strip per dispositivi individuali.

Conclusione

Un backup dei dati sicuro non è un'attività isolata, ma un ecosistema di strategie, tecnologie e protezioni fisiche. È necessario definire una pianificazione completa che tenga conto delle diverse esigenze operative, integrando soluzioni di archiviazione, controlli periodici e un'infrastruttura che combini risorse locali e cloud. Ma bisogna agire anche sull'aspetto della protezione elettrica: i sistemi di protezione dalle sovratensioni preservano i dispositivi e garantiscono integrità e continuità. Un approccio completo, pensato su più livelli, è l'unico modo per offrire sicurezza concreta ai dati e all'infrastruttura.

Invitiamo ora a:

  • attivare una strategia di backup dinamica e sicura
  • integrare protezioni contro fulmini e sovratensioni
  • richiedere una consulenza personalizzata per definire un sistema completo, semplice da gestire ma solido contro qualsiasi imprevisto

Non aspettate che un blackout improvviso, una scarica elettrica inaspettata o un problema tecnico mirato mettano a rischio anni di lavoro, investimenti e crescita. Eventi come questi, spesso sottovalutati fino al momento in cui si verificano, possono generare danni estesi e difficilmente reversibili, compromettendo la disponibilità dei vostri dati, la funzionalità delle infrastrutture e la continuità delle attività quotidiane. Per questo è fondamentale agire in anticipo, adottando soluzioni tecniche e organizzative che vi permettano di proteggere ogni componente del vostro sistema digitale.

Lavorare insieme a DEHN significa affidarsi a un partner esperto che può guidarvi nella scelta delle soluzioni più appropriate per le vostre esigenze specifiche, garantendo un supporto professionale nella progettazione e implementazione di sistemi di protezione all'avanguardia.

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